Percorsi disabilità acquisita
Persone con nuovi bisogni
Il miglior antidoto al dolore è il lavoro. Sherlock Holmes ne “Il ritorno di Sherlock Holmes” di Sir Arthur Conan Doyle
Per “trauma” intendiamo un evento che ha avuto un impatto distruttivo sulla vita di una persona. Può essere stato un incidente stradale, un ictus, un tumore, un infarto. Il bisogno di quella persona è quello di rimettere in moto la propria vita, un pezzetto alla volta, sapendo che non sarà più quella di prima. Talvolta non è proprio facile.
Anche la famiglia ha la necessità di ricostruirsi: una nuova organizzazione, nuovi ritmi, nuovi impegni, orizzonti da modificare.
Tutti quanti insieme si affronta una vita nuova, che piano piano diventa una nuova normalità comunque ricca di opportunità, di esperienze, di persone con cui condividere il proprio percorso.
Leggi anche:
«Di colori e di argilla, la nuova vita di Massimiliano»
«Percorso post-trauma: l’arte di ricominciare»
Il lavoro come motore della riabilitazione post-trauma
Il lavoro rappresenta uno degli elementi fondamentali della vita della persona, soprattutto nel nostro contesto culturale.
La sfida di Futura parte dalla convinzione che un contesto fortemente connotato dalla dimensione lavorativa possa offrire, alle persone che escono progressivamente dalle attività di riabilitazione sanitaria e alle loro famiglie, una spinta molto forte sul piano emotivo.
Per dare risposte nuove ed efficaci alle persone con esiti da trauma, Futura ha, quindi, destinato una parte dell’area produttiva per l’avvio di percorsi di riabilitazione che avranno come fulcro centrale lavorazioni specifiche diversificate e particolarmente adatte allo scopo.
I laboratori di produzione diventano punto di partenza (o di arrivo) per far ripartire e sviluppare il proprio percorso.
Uno spazio di lavoro scientifico, sociale e tecnologico
L’area di lavoro è organizzata e ottimizzata con postazioni per allestire nuove postazioni di lavoro con i criteri della Lean Production, il cosiddetto modello Toyota, perno dell’efficienza industriale. Nello specifico lo spazio è caratterizzato da:
- Ambiente lavorativo organizzato secondo criteri di lean production e ambiente protesico con spazi facilitati
- Strumenti tecnologici per la riduzione del gap dato dalla disabilità
- Metodologie per la costruzione di progetti individualizzati che partano da necessità, visioni e opportunità della persona e della famiglia
- Spazi e progetti specifici per fruizioni individuali o gruppi di studio/lavoro all’interno della cooperativa o sul territorio
Dentro e fuori dal lavoro
Accanto alla dimensione lavorativa esistono molteplici bisogni a cui rispondere con servizi appositi: di socializzazione, di relazioni positive, di rielaborazione del proprio vissuto, di espressione o anche semplicemente ricreativa, artistica o di svago.
A questo scopo sono avviate nuove attività individuali e di gruppo:
- stimolazione della memoria e del problem solving,
- valutazione neuropsicologica e supporto psicologico,
- laboratori artigianali, creativi ed espressivi,
- palestra per fisioterapia-terapia occupazionale,
- laboratorio informatico e multimediale,
- gruppi di confronto, espressione di sé e auto-mutuo aiuto,
- servizi educativi e assistenziali,
- gruppo teatro, sport e musica,
- turismo per tutti.
Muoviamo nuovi passi
ll progetto “Percorsi disabilità acquisita” è focalizzato sull’idea del lavoro come motore della riabilitazione, ma prevede anche un corredo di laboratori artistici, espressivi ed occupazionali, servizi di varia natura e facilitazioni. Tra questi prevediamo soprattutto la palestra abilitativa, pensata e progettata per dare risposta a svariate esigenze: dalla riabilitazione motoria, all’allenamento sportivo, alla socializzazione. La Palestra abilitativa è un luogo di incontro e sperimentazione nella quale riacquisire, passo dopo passo, quelle importanti abilità di vita quotidiana che vanno riconquistate giorno per giorno.
Il progetto della palestra è stato inaugurato nel 2022 ed è stato realizzato grazie ad un importante contributo di realtà locali come la ditta Eredi Querin e il Comitato di Rosa, che hanno sostenuto le spese di acquisto di attrezzature e materiali utili allo sviluppo delle attività. Ci sono ancora molti investimenti da fare per completare la palestra, e anche tu puoi contribuire al suo sviluppo. Scrivici, ti inviteremo a vedere i nostri progressi.
Per saperne di più scarica la nostra brochure del percorso post-trauma
Sei interessato ai nostri percorsi post trauma?
Se vuoi saperne di più sui progetti che realizziamo a Futura chiamaci al numero0434 875940 oppure