Al via la campagna 5×1000 a favore del polo di lavoro inclusivo Futura Factory: saranno acquistati 8 banchi di lavoro attrezzati ed ergonomici, anche per persone in carrozzina o con difficoltà deambulatorie. Una spesa di 16mila euro. «Ci aiuteranno a rispondere alle esigenze dei clienti, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutto il territorio».

Otto banchi di lavoro: attrezzati, ergonomici, anche per persone in carrozzina che non possono lavorare in piedi. È l’obiettivo della nuova campagna per il 5×1000 della cooperativa sociale Futura che, in linea con l’anno scorso, ha scelto di investire ancora nel grande progetto della Factory, il polo di lavoro inclusivo per persone con disabilità o svantaggio. «Il lavoro è il tema più importante in questo momento – spiega Gianluca Pavan, presidente dell’ente no-profit sanvitese – e coinvolge veramente tutti. Con lo sblocco dei licenziamenti avremo delle pesanti ricadute, ma già adesso gli ultimi dati ci dicono che le assunzioni di persone con disabilità con il collocamento mirato sono diminuite del 50%. Noi per primi abbiamo dovuto rinunciare a una persona perché l’azienda con cui avevamo una collaborazione ad hoc non è riuscita a far fronte all’impegno preso. Investire in attrezzatura ci fornirà le condizioni per rispondere alle esigenze di tutte le aziende che vorranno sostenerci affidandoci nuovi lavori. Oggi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutto il territorio».

Il lavoro è il tema più importante in questo momento.
Investire in attrezzatura ci fornirà le condizioni per rispondere alle esigenze di tutte le aziende che vorranno sostenerci affidandoci nuovi lavori.
– Gianluca Pavan, presidente Futura 

Prima del Covid, infatti, grazie al servizio di collocamento mirato in Friuli Venezia Giulia trovavano lavoro ogni anno circa 900 persone con disabilità o svantaggio. I primi dati di questi due anni di pandemia non sono ancora definitivi, ma già si parla di assunzioni dimezzate. A questa situazione si aggiungono i segnali allarmanti relativi all’aumento di persone in stato di bisogno soprattutto con problematiche di salute mentale. «I numeri relativi a questi percorsi – spiega Ilaria Miniutti, responsabile commerciale – sono letteralmente triplicati e aumenteranno ancora a causa degli effetti importanti di questa situazione. Oggi più che mai abbiamo bisogno di lavoro per offrire opportunità di vita alle persone fragili».

Il progetto Factory ha l’obiettivo di includere stabilmente 10 persone fragili nei prossimi 10 anni a cui si affiancheranno attività di tirocinio lavorativo sostenute dall’Azienda Sanitaria e percorsi individuali di autonomia lavorativa come molti di quelli che già oggi si svolgono nel laboratorio abilitativo Lab.Ab. a cui partecipano anche alcuni ospiti del centro semi-residenziale gestito da Futura. Per rendere possibile il lavoro, però, è necessario potenziare le attrezzature con 8 banchi di lavoro ergonomici e attrezzati anche per consentire l’operatività di persone in carrozzina o con difficoltà di deambulazione. L’acquisto di queste postazioni prevede la spesa di 16.000 euro e la campagna 5×1000 servirà proprio per coprire questo costo. Questo tipo di donazione non costa nulla perché è già previsto all’interno della dichiarazione dei redditi: nel momento di presentare il proprio modello 730, UNICO o CUD è sufficiente compilare il riquadro: “Sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…”, lo spazio riservato al sostegno delle Onlus. Basta mettere una firma e il codice fiscale di FUTURA 01154180937. 

Il lavoro è uno dei principi fondamentali dell’inclusione lavorativa. È nel momento in cui allontaniamo le persone con disabilità o svantaggio che diventano un peso per la società, se li includiamo si trasformano in una risorsa per tutti.
– Gianluca Pavan, presidente di Futura

«Il lavoro è uno dei principi fondamentali dell’inclusione lavorativa – continua Pavan – e si rivela particolarmente utile per tutte quelle persone che vivono delle situazioni di svantaggio o disabilità lieve e che possono a tutti gli effetti contribuire alla vita della comunità. È nel momento in cui li allontaniamo che diventano un peso per la società, se li includiamo si trasformano in una risorsa per tutti». Oltre al 5×1000, tutti possono contribuire alla raccolta fondi per Futura Factory con diverse modalità: sostenendo direttamente il lavoro delle persone finanziando un’ora di formazione (25 euro) o il lavoro di mezza giornata (100 euro) oppure diventando partner del progetto e sponsorizzando attrezzature o programmi ad hoc. Per informazioni su come diventare partner o sostenere il progetto Factory basta scrivere a donazioni@futuracoopsociale.it


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Futura è un luogo di solidarietà al servizio della nostra comunità. Tutti possono aiutare e dare una mano alle persone più fragili. Puoi fare shopping sul nostro sito dei regali solidali oppure fare una donazione a favore dei Progetti inclusivi per la disabilità. Se sei un’azienda, puoi anche scegliere di affidarci un lavoro o sostenere la Fabbrica Solidale diventando partener. Dona ora: con il tuo contributo nessuno sarà più escluso.