Per Valentino Gregoris, sanvitese, quando si ha un problema, è necessario adoperarsi nell’immediato per cercare di affrontarlo al meglio. Infatti, padre di un figlio autistico, lo scorso autunno, si è recato, a piedi, fino al Parlamento europeo di Strasburgo per manifestare le fragilità di questo disturbo e sensibilizzare le Istituzioni su questo tema. “È stato importante ed emozionante per me – afferma Gregoris – essere accolto e ascoltato non solo da membri italiani ma europei, tra i quali dal vicepresidente della commissione europea, Frans Timmermans”
Dobbiamo rimanere vigili – continua Gregoris – perché i diritti dei nostri ragazzi non sono privilegi
La cooperativa sociale Futura, da oltre 30 anni attiva percorsi orientati al benessere di persone con disabilità e fragilità, sostiene e ringrazia Valentino per l’impegno esemplare dimostrato in questi anni che lo hanno visto coinvolto in diverse attività e imprese, affrontate con forte motivazione e determinazione. Per questo motivo, attraverso un’intervista del redattore Paolo Belluzzo, desidera condividere questa esperienza con i propri lettori.
Ho saputo che lei ha un figlio autistico e che, lo scorso autunno, ha fatto una marcia, a piedi, da San Vito al Tagliamento fino al Parlamento europeo di Strasburgo, per sensibilizzare e favorire nuove iniziative a favore delle persone che hanno disturbi dello spettro autistico.
Ne è valsa la pena di fare tutti quei chilometri?
Si, assolutamente. Penso che ogni forma e modalità di manifestare l’esistenza, il portare alla luce, non negare le fragilità, in questo caso l’autismo ne valga la pena. Il mio modo che cerca di incontrare le associazioni, le amministrazioni, in casa loro, è una strategia diversa rispetto ad asettici convegni, dove professionisti parlano fra loro.
Quel mio testimoniare la mia, nostra, realtà permette di incontrare persone che non parteciperebbero ad un qualsiasi convegno
Il poter essere accolto, ascoltato da membri, non solo italiani, del parlamento europeo, secondo me, è stato importante, come anche aver ascoltato la testimonianza del Presidente dell’associazione “Tortellante APS” di Modena. Ascoltato dal vicepresidente della commissione europea, Frans Timmermans, come sanvitese non appartenente a nessun partito politico è stato davvero emozionante
Ma che cos’ è l’autismo e da che cosa è dovuto?
Riporto: “L’Autismo è una condizione neurologica, una disabilità dello sviluppo che dura tutta la vita. L’autismo influisce sulla comunicazione sociale dell’individuo e sul rapporto con le altre persone e condiziona anche la sua esperienza nel mondo. L’autismo rappresenta una delle condizioni più complesse e, nelle forme più gravi, difficilmente gestibili che emergono nell’età evolutiva. Si parla di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) perché le manifestazioni variano molto tra i diversi individui. Molto spesso le persone con autismo richiedono un livello elevato di supporto per la loro formazione e vita quotidiana, mentre altre persone richiedono un livello inferiore di aiuto”.
Attualmente non si hanno certezze sull’origine di questo disturbo. Si parla di geni modificati ed ereditarietà, ma ancora non ci sono evidenze o conferme definitive, la ricerca è in continuo sviluppo.
Esistono dei metodi efficaci per entrare meglio in relazione con le persona affette da autismo?
Ci sono varie modalità per interagire con loro, e variano da individuo a individuo. Portarti un esempio non è semplice. Ci sono persone con le quali è possibile comunicare in modo comune. Ci sono altre, invece, che si aiutano con schede cartacee o di specifici dispositivi. Quello che rimane fondamentale in ogni caso è mantenere sempre uno sguardo attendo alla singola persona e al suo stato d’animo.
Quale messaggio si sente di trasmettere agli altri come genitore per rendere la vita più serena accanto a queste persone particolarmente fragili?
Non è una domanda semplice. Guardare l’Autismo per ciò che è. Con uno sguardo verso il futuro di ottimismo perché nonostante le mille difficoltà si è fatto molto e si sta procedendo in una buona direzione. Ovviamente noi genitori, familiari, dobbiamo rimanere vigili perché i DIRITTI dei nostri ragazzi non sono PRIVILEGI.
Perché è stato scelto il blu come colore associato all’autismo?
Il colore blu è stato scelto dal ONU nel 2007, come simbolo dell’Autismo, perché significa: fiducia, stabilità, competenza, e rappresenta tutto ciò di cui hanno bisogno sia l’individuo autistico che i familiari e coloro che interagiscono con loro.
Intervista realizzata da:
Paolo Belluzzo
paolobelluzzo@futuracoopsociale.it
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