Nave Italia 2018
1 - 5 maggio
I ragazzi di Futura sul brigantino più grande del mondo
1 – 5 maggio 2018
Da Livorno a Civitavecchia
Equipaggio di 19 persone
Veliero NAVE ITALIA
Fondazione Tender To Nave Italia
Quello che inizialmente sembrava un sogno impossibile è diventato realtà: un gruppo di ragazzi della cooperativa sociale Futura sono salpati da Livorno lo scorso primo maggio per veleggiare verso Civitavecchia sulla NAVE Italia, il brigantino più grande del mondo. Un viaggio nuovo, diverso dalle solite proposte di turismo sociale, che ha permesso di vivere un’esperienza difficilmente ripetibile e che è stato costruito passo dopo passo con l’impegno di tanti. Il centro diurno Punto Zero e lo staff di progettazione sociale della cooperativa, infatti, sono stati selezionati dalla Fondazione della Marina Militare Tender to NAVE ITALIA per la partecipazione a un progetto di navigazione sociale che ha come obbiettivo l’inclusione sociale di persone con disabilità o svantaggio.
Il gruppo che ha partecipato è composto da persone adulte con disabilità che frequentano diversi servizi di Futura: il centro diurno, le attività socio-educative e i reparti di produzione. Per la realizzazione dell’iniziativa, però, è stato necessario mettere in piedi una raccolta fondi che consentisse a tutti gli interessati di partecipare all’iniziativa. Decisivo, in questo senso, è stato l’apporto della BCC Pordenonese, che ha dato il contributo più cospicuo al quale si sono affiancate, credendo nel progetto, Enologica Friulana di Udine, Letizia Espanoli Group srl di Orcenico e ATIS Grandi Impianti di Valvasone.
“Questa tipologia di esperienze – spiega Julieta Iglesias, responsabile dei servizi educativi e assistenziali – offre una valida opportunità per incrementare le singole potenzialità delle persone e le proprie autonomie. È stato osservato che la partecipazione a Progetti Educativi Itineranti in barca permette un’accelerazione significativa del processo di incremento del proprio potenziale”. Il gruppo che è salito sulla NAVE Italia, un veliero con armo classico a “brigantino goletta” di 61 metri e 1300 mq di superficie velica che si è guadagnato il titolo di brigantino più grande del mondo, era composto da 10 persone con disabilità, 4 operatori, 3 volontari e 2 bambini.
L’esperienza in barca: da Livorno a Civitavecchia.
“La nostra grande squadra – spiega ancora Julieta Iglesias – ha affrontato positivamente ogni situazione, ha imparato a lavorare insieme, a superare le criticità e soprattutto a divertirsi, perché anche il “divertimento” fa parte della metodologia che ci è stata proposta in quanto anche l’allegria favorisce i processi di apprendimento e autonomia”. Il programma di viaggio prevedeva tre fasi: un pre-imbarco in collaborazione con l’Associazione Gommonauti di Pordenone e la Pinna Sub presso la piscina dell’Istituto La Nostra Famiglia; l’imbarco con partenza il 1 maggio 2018 da Livorno con arrivo a Civitavecchia il 5 maggio 2018 con un fitto programma di attività quotidiane, e il post- imbarco con una mostra fotografica a San Vito al Tagliamento.
il “divertimento” fa parte della metodologia in quanto anche l’allegria favorisce i processi di apprendimento e autonomia