In occasione della nascita di un nuovo laboratorio artistico espressivo, abbiamo pensato di farvelo conoscere attraverso le parole di chi lo ha pensato e di chi ci sta lavorando. Attraverso delle domande proviamo a raccontarvi il laboratorio di scenografia teatrale con i materiali di riciclo.

La prima domanda l’abbiamo rivolta a Julieta Iglesias coordinatrice delle attività per la salute mentale, come nasce questo laboratorio?

“L’attività ha inizio nel 2020 e nasce per una richiesta del servizio di salute mentale, di sviluppare un’attività incentrata sul riutilizzo di materiali. Il desiderio era quello di dare un piccolo contributo alla problematica mondiale del riscaldamento e la salvaguardia del medio ambiente, quella piccola goccia nell’immenso oceano, come si usa dire..
Abbiamo avuto fin dall’inizio molta libertà e flessibilità da parte del servizio di salute mentale nel portare avanti il laboratorio, sia nella fase di progettazione che nella metodologia di lavoro. Da parte loro ci sono delle verifiche periodiche in modo di valutare insieme l’andamento, i cambiamenti, le novità…”

uso della carta pesta

L’operatrice di riferimento al progetto è Denise Zanussi, maestra d’arte esperta di ceramica e riciclo con materiali di recupero, la quale ci ha spiegato che: “I partecipanti al laboratorio sono: 4 persone utenti del centro di salute mentale di S.Vito al T. seguite da due educatrici, che devono coordinare e dirigere i partecipanti per organizzare il lavoro, e che devono avere competenza per insegnare le tematiche”.

ecco il timone completato

Qual è la finalità generale del laboratorio?Utilizzare la tecnica del riuso salvaguardando l’impatto ambientale; Imparare a relazionarsi con gli altri, aprirsi, comunicare, parlare, capire…;- Imparare nuove tecniche, sperimentarle per creare nuovi oggetti, per sentirsi appagati e con nuovi stimoli; Uscire dal proprio isolamento e inserirsi in un contesto ricco di opportunità, ecco perché ci incontriamo due volte alla settimana dalle ore 11.00 alle ore 13.00 di martedì e giovedì.”

I materiali che vengono utilizzati sono di scarto, come: giornali, legno, plastica, rotoli di cartone, scatole ecc. che servono per costruire nuovi oggetti, inoltre gli utenti apprendono l’utilizzo di: forbici, pennelli, colla, colori e vernici. Il materiale viene in parte acquistato e in parte recuperato tramite il passaparola da amici e conoscenti…

Denise che tipo di oggetti create? “Inizialmente ci dedicavamo alla realizzazione di oggetti personali come orologi, collane, vassoi, porta frutta, varia oggettistica per la casa. Attualmente realizziamo scenografie teatrali su commissione”.

piatto decorato, fatto con la cartapesta

L’attività si sviluppa cosi: dopo aver progettato il manufatto da realizzare si crea l’anima con vario materiale di recupero, che viene ricoperto con vari strati di carta e colla, a seconda della rigidità che si vuole ottenere. Successivamente a completa asciugatura del pezzo si procede con una base di pittura bianca e quindi con il colore e la vernice protettiva finale. 

l’albero prima…

l’albero completo

Questa attività ha un potenziale, che va oltre le mura del centro semiresidenziale, infatti può essere proposta anche a varie realtà del territorio, quali: compagnie teatrali e associazioni.

Al momento stiamo realizzando scenografie per compagnie teatrali che girano l’Italia, e speriamo che queste collaborazioni possano continuare a svilupparsi.