Futura acquisisce una nuova sede e dà avvio a un percorso di incremento dell’efficienza produttiva in collaborazione con la LEAN EXPERIENCE FACTORY, la scuola di lean productione della ZIPR. Il trasloco dei reparti produttivi partirà nei primi mesi del 2019.

Può una cooperativa sociale per disabili lavorare come la Toyota? La risposta è sì: parola di Futura che proprio in queste settimane ha dato avvio a un percorso di efficientamento in collaborazione con la Lean Experience Factory, la scuola di lean production dell’Unione Industriali e di McKinsey&Company.

La sfida è far convivere i principi dell’essere cooperativa sociale con la più avanzata organizzazione del lavoro, ovvero la lean production, la produzione snella nata in Toyota. Coinvolti in questo percorso l’Ufficio H, il centro di riferimento regionale per gli ausili, e lo studio di architettura accessibile Global Project, di Francesco Casola e Erica Gaiatto i quali avranno il compito di ristrutturare gli spazi visto anche il nuovo investimento della cooperativa. Futura, infatti, ha da poco acquistato un nuovo capannone nella zona industriale e traslocherà con i primi mesi dell’anno.

Futura è cresciuta e ha bisogno di spazi per dare nuovo lavoro e nuovi servizi alle persone fragili – spiega Gianluca Pavan, presidente della cooperativa.

Futura è una cooperativa sociale con oltre 70 lavoratori suddivisi in due aree: i servizi alla persona (socio-educativi, assistenziali, trasporti, ecc.) con 35 tra educatori e operatori con una ricaduta su circa 160 beneficiari e sulle loro famiglie, e l’area della produzione con 30 persone nei reparti di assemblaggi meccanici, oggettistica, grafica e cartotecnica. Di questi, 15 sono lavoratori con disabilità o svantaggio sociale a cui si aggiungono altre 30 persone inserite da servizi sociali o ASS5 in percorsi di autonomia lavorativa.

“L’efficientamento – continua Pavan – si è reso necessario con i cambiamenti del mercato, in quanto la produzione deve stare in piedi contando sulla propria capacità produttiva. Gli incentivi per l’inclusione lavorativa sono marginali”. I reparti di assemblaggi e grafica lavorano per aziende come Savio, Martoni, Kronospan, Piece of Venice. “Per dare lavoro alle persone svantaggiate – spiega – dobbiamo stare sul mercato e trovare sempre nuovi clienti e per farlo dobbiamo garantire qualità ed efficienza, esattamente come le aziende “normali”.

Il percorso di lean production impegnerà Futura per tutto il 2019.

“Il progetto – continua Pavan – è per noi un grosso investimento: contiamo su un contributo POR FESR, i fondi europei per lo sviluppo regionale, ma vogliamo che sia proprio l’efficienza che produrremo a ripagare questo sforzo. Chi vuole può sostenerci nel migliore dei modi possibile: metteteci alla prova, dateci lavoro!”.

Una nuova sede per Futura: “Non avevamo più spazio per lavorare”

“Non avevamo più spazio per lavorare”: è questo il motivo che ha spinto la cooperativa sociale sanvitese Futura ad acquisire un nuovo capannone sempre all’interno della zona industriale Ponte Rosso. Non un trasloco, quindi, ma un ampliamento: “Il capannone – spiega Gianluca Pavan – si trova in via Gemona, nell’area est della Zipr ed è composto sia da una vasta area produttiva sia da buoni ambienti per uffici, nonché da una sala corsi e formazione che intendiamo mettere a disposizione della zona industriale e di nostri collaboratori. Nella sede di via Gemona si insedieranno le lavorazioni più avanzate di assemblaggi e grafica, dove saranno inserite persone svantaggiate che hanno fatto un percorso di crescita e autonomia, sede di via Pescopagano potremo sviluppare nuovi servizi e training lavorativi differenziati, oltre che la show room, il nostro e-commerce geneticamente diverso e ulteriori lavorazioni meccaniche e di oggettistica, per rispondere a nuovi bisogni”.

Lo stabilimento ospitava in precedenza un’azienda di analisi chimiche e andrà a ospitare due aree di lavoro e inserimento di persone con disabilità di Futura: il reparto di assemblaggi meccanici ed elettromeccanici che attualmente lavora per aziende come Savio, Martoni, Pieces of Venice, Viterie, Startec e Matermacc e lo studio di progettazione grafica con il laboratorio di stampa e confezionamenti cartotecnici che ha come clienti Kronospan, Lilly Codroipo, AIDO, ARLeF, 2R Impianti, Molino Moras, Costruzioni Rusalen, Acli, Cantina di Ramuscello, ASP Moro di Codroipo, e lo stesso Consorzio di sviluppo economico Ponterosso – Tagliamento che ha affidato a Futura il recente rifacimento del logo dopo la fusione con Spilimbergo. “Anche dal punto di vista energetico e del benessere lavorativo – continua Pavan – cerchiamo l’efficienza: miglioreremo la struttura installando il fotovoltaico e mediante una compartimentazione interna che consente alle persone più deboli di lavorare in ambienti confortevoli”.

Per maggiori informazioni:
Francesca Benvenuto / 3391244709
francescabenvenuto@futuracoopsociale.it